Settimana scorsa ho avuto il piacere di intervistare Shanguy.
Un progetto made in Italy, che si contraddistingue per i suoi continui successi e tour internazionali!
Ciao ragazzi! Partendo dalle origini del vostro progetto, com’è nata l’idea di chiamarvi Shanguy?
Ciao, sono Nrd1 , dj/produttore e fondatore di Shanguy.
Il progetto è nato da un’idea mia, cosi come il brand.
Il nome non ha una derivazione particolare, una mattina mi sono svegliato ed avevo in testa questa cosa, diciamo che mi è apparso in un sogno, una sensazione che avevo.
Nei vostri brani unite alle vostre fresche sonorità anche la lingua inglese, francese e non solo. Come mai questa “scelta” artistica? Il pubblico potrebbe aspettarsi anche l’uscita di un singolo in italiano targato Shanguy?
Shanguy è un collettivo, pertanto entra a contatto con numerose realtà, culture musicali, generi da paesi differenti. Non ci precludiamo nulla, nemmeno un singolo in italiano, l’importante è dare sempre il 110%.
Il vostro esordio è avvenuto nel 2018 con la Hit “La Louze“, che ha totalizzato 45 milioni di visualizzazioni su Youtube e 35 milioni di streaming. Un singolo famoso in Italia, Francia, Russia e in Polonia, dove ha raggiunto anche la certificazione di disco di platino. Successivamente arrivano altri successi come “King Of The Jungle”, “Toukassé”, il continuo tour nell’Europa dell’Est e l’ultimo brano “DÉSOLÉE (Paris/Paname)“.
Tornando a due anni fa, vi sareste mai aspettati questo enorme riscontro a livello internazionale? Quali sono i due aggettivi per descrivere al meglio il vostro collettivo?
Sinceramente avevo delle sensazioni super positive sul singolo La Louze , sentivo che potesse avere una marcia in più e che potesse trasmettere tanto alle persone, per fortuna così è stato. Da lì in poi siamo stati catapultati in un nuovo mondo, abbiamo conosciuto delle realtà e dei modi di lavorare diversi da come eravamo abituati ma ci siamo messi subito a nostro agio. Se dovessi descriverlo con due aggettivi, direi : Unico, perché ogni esperienza che si vive è davvero unica nel suo genere. Emozionante, perché ogni volta che facciamo qualcosa c’è sempre la classica farfalla nello stomaco che ci accompagna e che i da la voglia di dare sempre il massimo.
Circa un anno fa usciva “Toukassè”, il primo singolo con l’esordio della cantante Shady, ex concorrente di Amici 2016, all’interno del vostro progetto.
Com’è avvenuto l’incontro con la vostra fortissima quota rosa?
Il nostro incontro è avvenuto in maniera molto divertente e causale. Ci trovavamo entrambi sul set del video musicale “Since you left me” di Chiara Grispo ed Eon aveva annunciato da poco il suo ritiro da Shanguy, quindi eravamo alla ricerca di una nuova voce per il progetto.
Shady era lì, con una ottima conoscenza del francese e dell’inglese e una splendida voce. Abbiamo immediatamente trovato un’intesa e da lì è entrata a far parte degli Shanguy.
L’ultimo brano”DÉSOLÉE (Paris/Paname)” si conferma essere una Hit da ascoltare in loop, con oltre 4 milioni di ascolti su Spotify e 10 milioni di visualizzazioni per il video ufficiale.
Com’è nata l’idea di raccontare in questo singolo ‘Paris’ come la città elegante vissuta di giorno tra monumenti e storia e ‘Paname’, come la città misteriosa e notturna dei quartieri più libertini?
Spesso Parigi viene associata alle cartoline con la Tour Eiffel, i giri in bicicletta con la baguette nel cesto e alle romantiche passeggiate sugli Champs-Élysées.
Ma noi Shanguy frequentandola spesso abbiamo avuto modo di vedere di più di ciò che il turista di passaggio riesce a cogliere. La Parigi underground è del tutto diversa, colorata, sfacciata e rumorosa, ben distante dalla delicata eleganza dell’immaginario collettivo.
Quando Frank-O ci ha poi detto che Parigi viene chiamata anche Paname dai parigini, ci è venuto subito in mente l’idea della dualità, che poi abbiamo sviluppato nella canzone, riempiendola di cliché e di realtà molto meno conosciute.
Il vostro progetto ha ottenuto un incredibile successo in particolar modo in Polonia, dove avete partecipato ad importanti festival tra cui “Roztańczony PGE Narodowy” di Varsavia, continue ospitate tv e in radio. Che rapporto avete con i vostri fan in Polonia e in che modo vi mostrano il loro calore?
La Polonia si può dire che oramai è la nostra seconda casa, ci troviamo benissimo ogni volta che siamo li. Ci sono delle città stupende e le persone sono di un’ospitalità unica, sempre tutti cortesi e disponibili nei nostri confronti, anche i fans più accaniti sono molto educati e rispettosi e non c’è mai un eccesso di euforia. Non ci aspettavamo che un band straniera potesse essere accolta così bene e con tanto amore, soprattutto in una nazione con una cultura diversa dalla nostra, e noi siamo molto grati a tutti loro e cerchiamo di ripagare questo amore dando sempre il massimo negli show, nella musica e nella disponibilità a foto o ad autografi.
Cosa ci si deve aspettare ad un vostro live?
Una performance caratterizzata da dj set e live show?
I nostri live sono un po’ anticonvenzionali, nel senso che essendo una band ma avendo anche un dj, mixiamo sempre l’elemento pop ad un elemento electro/dance.
Il mood è sempre quello di divertirsi, cantare e ballare e cerchiamo sempre il sorprendere i nostri fans con mashup dal vivo di canzoni nostre o di hit del passato.
Riusciamo a far divertire sia nei club che nei stadi o sugli stage tv.
Prossimi progetti in vista nonostante questo delicato periodo?
Personalmente vi aspetto live anche in Italia!
Al momento siamo tutti al lavoro per avere più materiale possibile, come già detto la versatilità del collettivo ci permette di non precluderci nessun tipo di progetto, stiamo lavorando anche a canzoni in inglese, testando nuove sonorità da fare nostre e si scriviamo canzoni a più non posso in vista di un album! Nonostante i tempi che corrono, la musica non si ferma mai. Sicuro vi possiamo spoilerare che ci sarà un album nel prossimo anno dove racchiuderemo i nostri successi ma anche tante nuove cose di diversi generi musicali.
Speriamo che anche l’Italia che comunque è il nostro paese d’origine possa apprezzare di più il nostro lavoro. Comunque il nostro motto è “Don’t Stop Me Now” o nel nostro caso “Don’t Stop Us Now”.
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