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Ho scambiato quattro chiacchiere con il dj/producer italiano LOLLOW.
Buona lettura!
Tre aggettivi per descrivere LOLLOW?
Ecclettico, audace e sofisticato.
Ecclettico. La mia mente ama esplorare costantemente nuovi territori creativi. Nella musica e nelle produzioni musicali così come in altri settori come la fotografia.
Audace. Restare nella comfort zone non fa per me. Amo lanciarmi e mettermi sempre in gioco. Penso che la magia avviene proprio quando si superano i limiti.
Sofisticato. Nella ricerca musicale come nell’outfit! Raramente mi vedrete in t-shirt in consolle: adoro sfoggiare camicie colorate, meglio se vintage e mai scontate.
“LOLLOW”. Com’è nata l’idea del nome?
Sono pugliese ma negli anni Roma è diventata la mia casa. Sono stati proprio i romani a chiamarmi “Lollo” e non Lorenzo. Quando ho dovuto decidere come chiamarmi ho scelto di rendergli omaggio. Ho aggiunto qualcosa che lo rendesse più cool e che richiamasse il mondo del clubbing: il “low”, le frequenze basse, proprio quelle che fanno ballare la pista. Così è nato Lollow.
“Murder SheWrote” è il tuo nuovo singolo in collaborazione con Gary Caos.
“Murder SheWrote” è nata come una scommessa: mescolare il reggae con la tech-house con un vocal originale che rispettasse lo stile originale di Chaka Demus &Pliers. Trovato il cantante reggae giusto e ascoltata la prima demo, ho capito che il disco avrebbe funzionato. Gary Caos poi ha aggiunto il suo flavour alla traccia e il disco ha preso il volo. Ogni volta che rilascio una traccia spero sempre che piaccia e che venga supportata, ma vedere “Murder SheWrote” arrivare nella Top3 della Hype Tech House è stato davvero emozionante.
Quando ti sei avvicinato ufficialmente al mondo della produzione musicale e quali sono gli “ingredienti” fondamentali presenti nelle tue canzoni?
Ho sempre fatto il dj e amato la musica da club ma ho iniziato a fare sul serio con le produzioni dal lockdown e, beat dopo beat, mi sono lasciato trasportare da questa passione. Gli ingredienti che non devono mai mancare nelle mie produzioni sono buon gusto, eleganza, minimalismo e groove raffinati mai scontati.
Cosa ascolta LOLLOW nella sua quotidianità?
Spazio tra diversi generi: la disco funky house di Nu Genea e Folamour, l’indie pop di Frah Quintale, Franco126, Tropico, Ex Otago, e l’indie rock dei Tame Impala e ArcticMonkeys. Senza dimenticare il rap e l’hip-hop di The Weeknd, Post Malone e Drake.
Sei stato ospite a CASA SANREMO THE CLUB 2025, in occasione della 75^ edizione del Festival della Canzone Italiana. Hai portato la tua musica anche al party “In The Casinò Sanremo Aftershow”. Raccontaci com’è andata questa esperienza!
Il 2025 è iniziato con la notizia che mi sarei esibito a Casa Sanremo The Club durante la settimana del Festival di Sanremo. Incredibile! Un’opportunità unica per cui ringrazio lo staff di Casa Sanremo The Club e il mio management Origami per l’opportunità. Suonare la mia musica al party “In The Casinò Sanremo Aftershow” di fronte ad artisti, produttori e personaggi dello spettacolo è stata un’esperienza senza precedenti.
Casa Sanremo mi ha permesso di entrare in contatto con artisti, produttori e addetti ai lavori. Collaborazioni e connessioni sono essenziali per crescere nel nostro settore.
Cosa ci si deve aspettare da un tuo dj set live?
Ogni mio djset non è mai scontato e mai uguale al precedente. Cerco di raccontare chi sono e trasportare il pubblico in un viaggio musicale. A seconda della situazione spazio dalla House all’Afro House fino alla deep Tech-House.
Progetti in serbo? Qualche spoiler?
Sto lavorando a nuove tracce e ci sono delle collaborazioni in cantiere che non vedo l’ora di annunciare. La prima è una nuova collaborazione con Gary Caos che uscirà su Black Lizard a breve. Il pezzo ha un buon potenziale e speriamo piaccia al pubblico. Quest’anno il mio obiettivo è continuare a innovare e portare la mia musica a un livello sempre più alto.
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