1
0
Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con il dj/producer italiano F3D3 B.
Buona lettura!
Ciao F3D3 B! Benvenuto su Andre1blog.
Tre aggettivi per descrivere F3D3 B ad oggi?
Energico: non mi piace annoiarmi e fare annoiare chi mi ascolta, sono molto dinamico e voglio divertire e farmi divertire. Quando si parla di musica sono una bomba ad orologeria.
Versatile: capace di adattarsi ad ogni situazione.
Umile: non mi piace vantarmi delle mie capacità, nonostante sia consapevole di quello che so fare sono anche conscio di avere sempre qualcosa da imparare (come tutti non si smette mai) e da perfezionare.
Qual è il ricordo, per te più significativo, relativo agli inizi della tua carriera da dj?
Le prime serate nei vari club della mia zona (Puglia) che mi hanno aiutato a crescere in questo mondo, seguito poi da incontri con dj di fama con cui mi sono rapportato e a cui ho avuto il piacere di aprire qualche serata.
Tra i tuoi vari tour, sei anche resident del SUPER G (Courmayeur) e del CHEZZ GERDI FORMENTERA.
Come si presenta un tuo dj set live? Cosa ci si deve aspettare ad un party con ospite F3D3 B?
Ogni dj set è a sé, ovvero dipende dal genere di locale in cui ci si trova e dalla situazione. Ognuno di essi è studiato in base anche al target di persone che si ha davanti. È difficile spiegare a parole, soprattutto per me che spiego tutto o quasi attraverso la musica. Quando suono cerco il più possibile di capire le necessità del pubblico che ho di fronte per farlo divertire al massimo e non farlo mai smettere di ballare. Cerco di mixare il più possibile quello che mi piace da quello che piace agli altri dandogli sempre un po’ di mio e di novità.
Nel 2015 pubblichi il tuo primo singolo per poi arrivare ad oggi, ad aver ricevuto il supporto di noti artisti della scena internazionale.
Come ti sei avvicinato al mondo della produzione? Ci sono nuovi singoli in vista?
Il mondo della produzione mi ha sempre affascinato. Cercare di suonare il più possibile la propria musica penso sia la chiave per rendere un dj set unico. Mi sono avvicinato a questo mondo da solo e con il supporto di artisti già noti ho acquistato sempre più consapevolezza.
Per quanto riguarda la seconda domanda invece posso affermare, con orgoglio, che si, ci sono nuovi singoli in vista e non vedo l’ora di farli ascoltare.
Cosa rappresenta per te la musica?
La musica è ciò che mi rende felice, ciò che mi piace e che mi appaga. Da quando sono bambino ha sempre fatto parte della mia vita: mia nonna mi comprava gli strumenti da musicista e io mi divertivo a suonare (ho anche rotto un paio di batterie). Mi sono sempre interessato ad ogni pezzo in maniera approfondita, studiando base, strumenti e voce utilizzati per renderli unici e cogliere il più possibile ispirazione senza però copiare, rimandando tutto al mio stile e a quello che amo e sono.
Senza musica non potrei vivere e non sarei completo come artista e come persona.
Progetti in serbo?
Idee e progetti ci sono, quelli non smettono mai di accompagnarmi e stimolarmi ad andare avanti, crescere e crederci sempre.
Ho in mente un insieme di cose che spero possano completare l’artista che è in me dandogli qualcosa di nuovo e in più.
Sono molto scaramantico quindi non svelerò nulla al momento ma posso dirvi che, finita la stagione invernale al Super G, mi dedicherò a un progetto che spero prenda forma entro il 2025 di cui sono molto entusiasta. Stay tuned!
