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Ho avuto il piacere di intervistare il dj/producer DUSKER.
Buona lettura!
Tre aggettivi per descrivere DUSKER?
Melanconico: un elemento chiave che pervade il mio stile, creando un’atmosfera profonda e riflessiva. Sperimentale: Utilizzo una varietà di strumenti e tecniche, mescolando generi diversi per creare un’esperienza unica e innovativa.
Onirico: Le mie opere spesso trasmettono un senso di sogno e fantasia, invitando l’ascoltatore a immergersi in paesaggi sonori eterei.
Com’è nata l’idea di chiamare il tuo progetto artistico “DUSKER”?
Il progetto DUSKER, nato in Toscana durante le ferie estive di settembre 2021, affonda le radici in un momento di profonda ispirazione per me. Il nome “DUSKER” deriva da “DUSK”, che significa crepuscolo, un periodo di tempo che segna il passaggio dall’alba al tramonto. Questo concetto di transizione è centrale nel progetto, rappresentando le fasi della vita e delle emozioni. Inoltre, la D di DUSKER, inclinata verso sinistra, simboleggia la forma del sole a metà, un chiaro richiamo in cui il sole è visibile all’orizzonte. Questo elemento visivo rafforza l’idea di equilibrio, riflettendo l’essenza dell’artista e della sua musica, che si muove tra luci e ombre, gioia e malinconia.
Quali sono le tue fonti di ispirazione che ti trasportano nella produzione di un tuo nuovo brano?
Nei miei progetti musicali, cerco costantemente suoni unici che catturino la mia essenza artistica e trasmettano una sensazione di freschezza. Per anni, il progetto musicale dei Meduza è stato una fonte d’ispirazione fondamentale, aiutandomi a orientarmi nel mio percorso creativo. Le loro canzoni risuonavano profondamente in me, permettendomi di riconoscermi nei loro progetti e contribuendo a definire la mia strada musicale.
Cosa ascolta DUSKER nella sua quotidianità?
Nella mia quotidianità, ascolto davvero ogni tipo di genere musicale. Per me, è fondamentale, perché mi consente di superare i confini e le regole dei miei progetti musicali. Questa apertura sonora nutre la mia creatività e mi ispira a esplorare nuove strade artistiche.
“This Feeling” è il tuo ultimo brano uscito su Groove Bassment in collaborazione con MANAAR.
Com’è nata la vostra collaborazione?
Presentaci “This Feeling”.
In questo brano, “This Feeling”, ho avvertito da subito una profonda sintonia con Manaar e con il nostro gruppo di lavoro. Era chiaro che avevamo creato qualcosa di speciale, e l’entusiasmo per il successo del disco era palpabile. Spesso mi sorprende come, con pochi elementi, si possano ridisegnare prospettive e raggiungere risultati straordinari.
Cosa ci si deve aspettare da un tuo dj set live?
Durante i miei dj set, mi dedico completamente a catturare l’attenzione del pubblico. Voglio che siano ipnotizzati da ogni traccia che seleziono, proprio come un mago incanta la sua platea.
Prossimi progetti in serbo?
Non sono una persona che ama programmare le cose, perché credo che le decisioni vadano prese in base al momento che stiamo vivendo. Sento che nei prossimi tempi cambierò genere musicale, orientandomi verso suoni più underground e tech… ma il mio mood rimarrà sempre quello di adesso.
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